Cosa è la Biodanza®

La descrizione ufficiale di Biodanza® ci dice che “è un Sistema il quale attraverso la musica, il movimento sentito, il canto e le situazioni di incontro tra i partecipanti, permette di conseguire effetti di integrazione umana, di rinnovamento organico, di rieducazione affettiva e riapprendimento delle funzioni originarie della vita”.
Da queste parole si può intuire la ricchezza ed anche la complessità contenuta nella Biodanza®, che introducono quanto essa porta in sé e l’abbondanza di cui è ricca, ‘un mix di Scienza, Arte e Amore’, come la descriveva il Prof. Rolando Toro Araneda, il suo creatore.

Biodanza® è nata e si è evoluta studiando i molteplci meccanismi che regolano l’organismo umano e attingendo dagli studi conseguiti nell’ambito delle Neuroscienze, della Psicologia Evolutiva, della Biologia, della Neurofisiologia, della Sociologia e della Antropologia. Ha integrato fra loro le osservazioni emerse al fine di attivare il nucleo centrale della identità dell’individuo e rafforzarlo.

Nel cervello umano vi sono due emisferi, il destro ed il sinistro, che sono distinti tra loro sia dal punto di vista anatomico che dal punto di vista funzionale.

L’emisfero sinistro controlla la capacità di analisi, di articolare un discorso, di produrre un testo scritto, del ragionamento logico, la capacità di calcolo, il pensiero analitico, la comprensione del linguaggio.
L’emisfero destro coordina la capacità di identificare gli oggetti, l’orientamento nello spazio, la creatività e l’immaginazione, la capacità di intuizione, l’intonazione, l’enfasi del linguaggio.

La pratica di Biodanza® mira alla stimolazione dell’emisfero destro servendosi di una metodologia non verbale che stimola la sensibilità tattile e la percezione musicale, perché in tal modo si va a compensare lo squilibrio che va generandosi quando si prediligono in eccesso le funzioni cognitive, razionali e analitiche, che sono dominio dell’emisfero sinistro.
Durante le nostre giornate lavoriamo, interagiamo con le altre persone, studiamo e analizziamo, organizziamo il nostro tempo e spesso con una moltitudine di impegni da adempiere che, inevitabilmente, sollecitano oltre modo l’emisfero sinistro.

La nostra cultura sollecita e promuove questa iperattività, ma se rimaniamo costantemente sintonizzati su questa modalità, rischiamo di vivere lo stress che stanca, debilita e ci consuma.
Così vivendo rischiamo di dimenticare o snaturare le emozioni che affiorano in noi e di perdere il contatto con la nostra essenza che di fatto continua a percepire e ad aver bisogno di trovare espressione nella nostra vita.

Stimolare l’emisfero destro del cervello conduce alla parola “limbico” che sta ad indicare tutte quelle strutture cerebrali implicate nella vita emotiva.

Il Sistema Limbico è coinvolto quando proviamo emozioni e per questo viene anche definito cervello emotivo. E’ formato da strutture corticali e sottocorticali che sono strettamente correlate con i meccanismi di attacco o difesa, alimentazione e procreazione.

Il sistema Limbico implica numerose strutture, tra queste il Talamo, l’Ipotalamo, l’Ippocampo.

Il Talamo si potrebbe definire come il punto dal quale passano tutte le diramazioni sia in salita, verso il cervello, che verso il basso, la periferia. Attraverso di esso le informazioni emotive vengono smistate nelle due direzioni.

L’Ipotalamo è il motore di azione del sistema endocrino e della produzione di ormoni che, a seconda della tipologia, vengono destinati ai diversi organi del corpo. Esso si trova sotto il Talamo ed ha importanti connessioni con l’Ipofisi la quale si trova sotto l’Ipotalamo.
L’Ipotalamo, a seconda delle emozioni provate, attiva ormoni differenti.

L’Ippocampo è una importante struttura implicata nell’apprendimento e rappresenta il nostro ‘magazzino di memoria’ a breve e lungo termine.

Quanto sinteticamente descritto, aiuta a inoltrarci nella pratica di Biodanza® che ha come obiettivo di stabilizzare ed armonizzare l’equilibrio neurovegetativo dove il sistema simpatico è legato a stati di attività e di vigilanza mentre il sistema parasimpatico è legato allo stato di riposo, allo stimolo dei meccanismi di rilassamento, protezione contro lo stress.

Gli esercizi di Biodanza® che rinforzano il senso di identità, spesso accompagnati da musiche molto ritmate e rivitalizzanti, attivano il sistema simpatico, mentre quelli che inducono rilassamento, spesso accompagnati da musiche lente e dolci, attivano il parasimpatico.

E’ stato riscontrato che le sensazioni che i partecipanti affermano di provare per effetto della pratica di Biodanza® (ad esempio, stimolo delle motivazioni vitali, tranquillità, piacere cenestesico, senso di unione con gli altri, ecc.) e di cui esistono numerosi riscontri di natura fenomenologica, sono analoghi a quelli prodotti dall’azione di alcuni neurotrasmettitori e ormoni (es. dopamina, noradrenalina, GABA, ecc.).

Appare probabile che la pratica degli esercizi proposti in Biodanza® stimolino l’organismo alla produzione di specifici neurotrasmettitori i quali, a loro volta, stimolano il sistema immunitario.


Arte

Il Prof. Rolando Toro diceva che l’Artista per eccellenza è ognuno di noi, artefice delle proprie trasformazioni, che nel nostro vivere cerchiamo di fare della nostra vita una opera d’arte, sia essa piccola o grande, riuscendo a condividerla con l’altro in modo empatico, imparando a gustarla ed amarla.

Biodanza® ci allena a raccontarci nella nostra interezza, a dare il giusto tributo all’universo-corpo che, attraverso il movimento libero di esprimersi, ci porta all’interno della nostra profonda essenza. Ogni volta che contattiamo la magia di questo, plasmiamo ancora un po’ la nostra più bella opera d’arte: noi stessi.
Il movimento in Biodanza® sostituisce la parola, o meglio: la parola si trasforma in movimento e gesto. Spontaneamente ci poniamo in ascolto del proprio movimento e di quello degli altri creando così un flusso di percezioni, di risposte senza che le domande siano generate dal pensiero, ma dal corpo che gioisce del suo stesso danzare e ci parla di noi.
Esprimersi e nel far questo riscoprire sé stessi, entrando in un dialogo interiore ma anche condiviso, dialogo creato dal movimento proprio e dell’altro.

Ne deriva che Biodanza® è una Pedagogia, una poetica dell’affettività che acquisisce i suoi contorni e forme dall’incontro con l’altro e con se stessi, con l’universo in cui viviamo. Con e attraverso la danza, espressione innata negli esseri umani, noi esprimiamo quello che proviamo senza seguire una struttura preimpostata, affidandoci al momento che stiamo vivendo dove il giudizio e l’analisi immediata rimangono fuori campo, per lasciare lo spazio di cui hanno bisogno l’allegria e la spontaneità, l’emozione e lo stupore, l’attenzione empatica per l’altro e il piacere di vivere l’ambiente arricchito che andiamo creando insieme.

La Musica è elemento imprescindibile in Biodanza® perché la musica si ascolta con tutto il corpo, non solo attraverso l’udito.
Percependo la musica, si determina la risposta ipotalamica e neurovegetativa e questo consente la connessione veloce con noi stessi, con la sensibilità come con gli istinti e con l’apparato cognitivo.

Biodanza® si avvale di tutti i fattori sostanziali della Musica per infondere emozioni e facilitare integrazione ed armonia. Musiche euforiche, ritmiche, melodiche, regressive, corali, blues, etniche, classica.


Amore

“Ogni nostra cognizione, principia dai sentimenti” così scriveva Leonardo da Vinci.

E’ una grande verità. Eppure i nostri sentimenti siamo soliti tenerli nascosti, se non alle persone più vicine e care.
Spesso la cultura, i costumi sociali, l’educazione familiare o scolastica, ci allontanano dalla possibilità di esprimere quello che proviamo, temendo che questo ci renda vulnerabili.
Ma così facendo nel tempo non ci ritornerà un contributo arricchente in termini di sviluppo della nostra identità e di riconoscimento profondo di chi siamo.

La parola Amore racchiude un intero universo, dalla gentilezza alla capacità empatica, dal sorriso accogliente al sentimento più profondo verso le persone care.

La pratica di Biodanza® porta, senza quasi accorgersene, in modo spontaneo, a contattare in modo genuino quella parte di sé capace di dare contenimento, di condividere una danza e gioire di un abbraccio e dare quel che si è senza porsi domande o presentare un biglietto da visita, liberi da sovrastrutture e superflui cliché.

Si prende e si dà, nella danza, presenti a quel momento che viviamo con sincera partecipazione. Anche questa è una espressione di amore che genera benessere e rilassatezza in noi e negli altri.

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